Il modello europeo trova le sue peculiarità nella ristrettezza dei mercati, nelle istituzioni e nelle particolari situazioni che si vennero a creare fra le due guerre mondiali.
La diffusione della seconda rivoluzione industriale
La diffusione della seconda rivoluzione industriale in Europa presenta alcuni punti controversi. Come negli Stati Uniti, gli imperativi della nuova ondata tecnologica spingevano gli imprenditori e i governi europei ad adottare nuove pratiche organizzative, finanziarie e competitive. Gli imprenditori europei dei settori più avanzati si impegnarono in:
- Politiche di sviluppo e integrazione
- Ricerca di fonti di finanziamento e materie prime
- Organizzazione e disciplina della forza lavoro
- Apertura di nuovi canali di distribuzione
Molti riuscirono a creare aziende competitive a livello internazionale, ma la diffusione del modello dell'impresa manageriale avvenne più lentamente in Europa rispetto agli Stati Uniti, a causa di fattori culturali, della struttura dei mercati e delle politiche industriali dei vari governi.
Il contesto storico
La prima metà del XX secolo in Europa fu segnata da:
- Due guerre mondiali
- Crisi economiche
- Dittature
- Nazionalismo economico degli anni '30
Questi eventi influenzarono profondamente la transizione al capitalismo manageriale.
Disparità regionali
- La Gran Bretagna mantenne la sua leadership nei settori tradizionali della prima rivoluzione industriale, come il tessile.
- Le regioni periferiche, come il Sud Italia e le province rurali francesi, restarono arretrate, dominando un'economia agricola con una struttura dei consumi diversa dalle società di massa.
Fine della "prima globalizzazione"
Il periodo fra le due guerre vide il crollo della prima globalizzazione e l'affermarsi di regimi autarchici, rendendo difficile la formazione di grandi imprese internazionali. Gli investimenti esteri subirono requisizioni, nazionalizzazioni e il blocco della mobilità dei capitali.
Politiche statali e istituzioni
L'Europa continentale adottò politiche statali per favorire l'accesso alla tecnologia avanzata. Le istituzioni pubbliche definirono le regole della competizione, con differenze da Paese a Paese. L'atteggiamento verso i cartelli fu più tollerante rispetto agli Stati Uniti, dove la legislazione antitrust era stata introdotta nel 1890.
- In Germania, i cartelli erano considerati strumenti di politica industriale.
- I cartelli si diffusero in tutta Europa durante gli anni fra le due guerre, diventando un mezzo per ridurre l'incertezza economica.
Cartelli internazionali
I cartelli internazionali si svilupparono in vari settori, come:
- Chimica
- Farmaceutica
- Fibre artificiali
- Lampade a incandescenza
- Elettromeccanica
- Minerario
Il ruolo del governo e la proprietà industriale
In Europa, i governi ebbero un ruolo rilevante nella creazione e sostegno delle imprese nei settori ad alta intensità di capitale:
- Nel 1937, il governo italiano controllava l'80% della cantieristica, circa il 25% dell'industria meccanica e metà del settore siderurgico.
- In altri Paesi, lo Stato fungeva da cliente principale o offriva protezione e aiuti finanziari per stimolare l'industria.
Mercati dei capitali
La struttura dei mercati dei capitali influenzò le strategie finanziarie aziendali:
- In Gran Bretagna, un dinamico mercato azionario e le banche locali supportavano le imprese.
- In Germania, le banche universali e un consistente autofinanziamento sostennero lo sviluppo delle grandi imprese.
Europa continentale
In Francia e Italia, le famiglie imprenditoriali mantennero il controllo sulle imprese, ricorrendo poco al mercato azionario e dipendendo dal credito delle grandi banche.
Relazioni tra capitale e lavoro
Le differenze tra Europa e Stati Uniti si riflettono anche nelle relazioni tra capitale e lavoro:
- I lavoratori europei avevano una forte identità politica e un'organizzazione sindacale più robusta rispetto agli americani.
- In molte aziende europee, gli operai specializzati mantenevano un certo controllo sul processo produttivo.
Struttura aziendale
Le imprese europee fra le due guerre:
- Erano mediamente più piccole delle americane.
- Mostravano resistenza a separare proprietà e controllo.
- Preferivano strategie monosettoriali e strutture organizzative elementari.
H-form (struttura a holding)
La H-form permise l'integrazione verticale e orizzontale, mantenendo il controllo familiare e consentendo la raccolta di risorse finanziarie.
Il modello europeo, pur con differenze e adattamenti, riflette un approccio unico alla crescita industriale, influenzato dalla storia, dalle politiche e dalle istituzioni.