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Gli Stati Uniti d'America nella Seconda Rivoluzione Industriale

di Umberto Bertonelli

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Indice

Gli Stati Uniti e l'Europa occidentale furono le prime aree a sperimentare il cambiamento che, nei decenni seguenti, si sarebbe diffuso in tutto il mondo. Tuttavia, vi furono differenze qualitative e temporali nell'affermazione delle grandi imprese tra le varie nazioni. Gli Stati Uniti, grazie alla loro dotazione di materie prime e a una popolazione in crescita, furono i primi a sfruttare queste opportunità, acquisendo una posizione di leadership nello sviluppo tecnologico. Prima della Prima Guerra Mondiale, le large corporation erano già un fenomeno consolidato nell'economia nordamericana, così come la rapida crescita economica del Paese.

Differenze tra le grandi nazioni industriali

Le opportunità offerte dalla Seconda Rivoluzione Industriale furono sfruttate in modo diverso dalle tre maggiori nazioni industriali: Stati Uniti, Germania e Gran Bretagna. Comprendere queste differenze richiede l'analisi di alcuni fattori determinanti per l'azione imprenditoriale, tra cui:

Gli Stati Uniti d'America

Alla vigilia della Prima Guerra Mondiale, le grandi imprese erano ormai consolidate in tutti i settori industriali in cui lo sviluppo tecnologico lo permetteva, sia nella produzione di beni di consumo sia di beni industriali. Queste nuove imprese si distinguevano da quelle del passato per diverse ragioni:

Struttura dei consigli di amministrazione

I consigli di amministrazione includevano:

Dinamismo del mercato e ruolo della regolamentazione

Il mercato nordamericano, paragonabile per dimensioni a quello europeo continentale, era dinamico grazie alla crescita della popolazione e all'aumento del potere d'acquisto. Un altro fattore fondamentale per il consolidamento delle grandi imprese fu l'atteggiamento della pubblica opinione e le scelte legislative.

Il "paradosso americano" della regolamentazione

Negli anni 1880-1890, nuove forze di opposizione si sollevarono contro le concentrazioni industriali. L'applicazione delle tecnologie industriali causò uno squilibrio tra domanda e offerta, con una conseguente caduta dei prezzi. Le grandi imprese si accordarono per controllare il mercato, ma la legislazione antitrust provocò effetti inaspettati:

Il ruolo dell'istruzione superiore

L'istruzione superiore giocò un ruolo cruciale nell'adattarsi alle esigenze industriali:

Collaborazioni tra università e imprese

Il MIT ebbe un ruolo fondamentale grazie ai suoi legami con grandi imprese come:

Coesistenza tra grandi e piccole imprese

Nonostante lo sviluppo delle large corporation, le piccole imprese mantennero un ruolo significativo. Molte riuscirono a prosperare persino nei mercati più concentrati, dimostrando che la piccola dimensione non divenne obsoleta agli inizi del Novecento.


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